Gianni Berengo Gardin. Vera Fotografia

Gianni Berengo Gardin. Vera Fotografia

gianni-berengo-gardin-lido-di-venezia-1959Palaexpo 2016
traduzione italiana dei pannelli espositivi a cura di Scriptum

La mostra intende ripercorrere la lunga carriera di Gianni Berengo Gardin, il fotografo che forse più di ogni altro ha raccontato il nostro tempo e il nostro paese in questi ultimi cinquant’anni. In mostra saranno esposti i suoi principali reportage. Accanto alle immagini più celebri ve ne saranno altre poco viste, addirittura inedite che offriranno nuove chiavi di lettura per comprendere il suo lavoro e di conseguenza il ruolo di visione consapevole della realtà che una “vera fotografia” può offrire. Rispettando la successione temporale dei reportage realizzati nel corso della lunga carriera dell’artista, la mostra sarà divisa in sei ampie sezioni: Venezia; Milano e il lavoro; Manicomi, zingari e foto di protesta; Italia e ritratti; Le donne; Visioni del mondo: paesaggi e Grandi Navi. In occasione della mostra diverse persone sono state chiamate a scegliere e commentare una sua foto spiegando il perché della scelta. Così, nelle diverse sezioni, accanto alle stampe vintage dal tipico formato 30×40 che caratterizza le sue fotografie, si alternano 24 immagini in grande formato accompagnate ognuna da un relativo commento “d’autore”. Si tratta di omaggi, o di doppi omaggi, all’autore e ai suoi commentatori. Gli autori chiamati a commentare le fotografie sono i registi Marco Bellocchio, Alina Marazzi, Franco Maresco e Carlo Verdone, ma anche gli architetti Stefano Boeri, Renzo Piano e Vittorio Gregotti, gli artisti Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis e la critica e curatrice Lea Vergine. Tra gli scrittori, Maurizio Maggiani e Roberto Cotroneo hanno accettato di dare il loro contributo.