Kengo Kuma – onomatopoeia architecture

Kengo Kuma – onomatopoeia architecture

Cimorelli Editore 2023
Traduzione inglese del catalogo a cura di Scriptum

In occasione della 18esima Mostra internazionale di architettura di Venezia, dal 14 maggio al 26 novembre 2023 ACP Art Capital Partners – Palazzo Franchetti ospita “Kengo Kuma. Onomatopoeia architecture”.

Il titolo della mostra cita il libro Onomatopoeia scritto da Kuma nel 2015, in cui l’architetto dice: “Se dovessi spiegare la mia idea di architettura a parole, sarebbe difficilissimo farmi capire; allora mi esprimo attraverso i suoni che evocano delle materialità, con onomatopee che sono più vicine alla sensazione fisica”.

Kengo Kuma con i suoi termini onomatopeici vuole creare un ponte tra l’uomo e la natura, è un approccio molto poetico e molto giapponese. Per questa mostra, Kuma identifica tredici parole giapponesi onomatopeiche, il cui suono ripetuto, un po’ buffo e un po’ da manga, traduce alcuni termini chiave della sua pratica progettuale.

L’architetto usa queste parole-suono per comunicare e trasmettere i progetti ai suoi collaboratori, ai clienti, per evocare delle sensazioni, dicendo, ad esempio: “Vorrei che questo progetto fosse più ‘para para’, cioè più giocato sul pieno e vuoto”. È un’idea molto originale in architettura: anziché utilizzare elucubrazioni teorico-filosofiche complesse, Kuma spiega l’empatia con i materiali attraverso i suoni.