Luigi Pericle: il Maestro ritrovato

Luigi Pericle: il Maestro ritrovato

Nino Aragno Editore 2022
Redazione della versione italiana e traduzione inglese del catalogo bilingue a cura di Scriptum

Dopo anni di oblio, la critica e il pubblico stanno finalmente riscoprendo la straordinaria figura di Luigi Pericle (1916-2001), artista svizzero di origini italiane che ha rivoluzionato più volte la propria carriera artistica.

Dopo un primo periodo figurativo, attorno ai 40 anni d’età, Luigi Pericle distrusse infatti tutte le sue opere precedenti per iniziare un percorso verso l’astrattismo informale e nuove tecniche sperimentali, esponendo negli anni ’60 accanto ai grandi artisti dell’epoca, come Karel Appel, Sam Francis, Asger Jorn, Antoni Tàpies, Jean Dubuffet, Jean-Paul Riopelle e Pablo Picasso, in numerosi musei e gallerie di punta nella Swinging London.
Alla fine del 1965, all’apice della carriera, decise di ritirarsi dal sistema dell’arte, di rinunciare alla mondanità e dedicarsi unicamente alla sua ricerca artistica e agli studi esoterici ritirandosi a vita privata, in eremitaggio volontario, nella sua casa di Ascona, sul Monte Verità in Svizzera.

Proprio la casa dell’artista – rimasta abbandonata per quindici anni e acquistata nel dicembre del 2016 da Andrea e Greta Biasca Caroni – custodiva un corpus di quasi 4000 opere inedite che hanno dato il via al grande recupero critico e filologico di cui questa pubblicazione è parte centrale. A Luigi Pericle sono state dedicate due retrospettive: una alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e l’altra presso il MASI Lugano, e dal 14 settembre al 18 dicembre 2022 è prevista una monografica all’Estorick Collection di Londra.