Napoli Ottocento

Napoli Ottocento

Electa 2024
Traduzione inglese e italiana (dal francese) dei pannelli di sala e traduzione italiana di parte del catalogo a cura di Scriptum

Dal 27 marzo al 16 giugno 2024, attraverso una selezione di 250 capolavori, le Scuderie del Quirinale omaggiano l’arte di Napoli nell’Ottocento, un periodo di notevole ricchezza culturale e artistica non solo in Italia, ma in tutta Europa. Dall’epoca del Grand Tour fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale Napoli è stata una crocevia di influenze culturali: artisti da tutta Europa e dagli Stati Uniti furono attratti dalla città per le sue bellezze naturali e archeologiche, come Pompei ed Ercolano, per il panorama marino e montano, le isole di Capri, Ischia e Procida ma anche il Vesuvio, e per i vivaci scenari della costa amalfitana e sorrentina.

L’esposizione mette in luce il contributo napoletano all’arte con opere di artisti come Ludwig Catel, William Turner e John Singer Sargent, oltre a molti membri delle scuole di Posillipo, Portici e Resina, e figure come Anton van Pitloo, Giuseppe De Nittis, e i fratelli Gigante. Altri importanti artisti rappresentati includono Mariano Fortuny, i fratelli Palizzi, Domenico Morelli e, sorprendentemente, Edgar Degas, di origini napoletane. Figure successive come Achille d’Orsi, Antonio Mancini e Vincenzo Gemito, fino ad arrivare a Burri e Fontana, mostrano l’evoluzione artistica della città.